È piuttosto ovvio che le nostre scuole presenti a Roma si basino sul metodo montessoriano, ma prima di intraprendere questo percorso, scolastico e non, è bene chiedersi che cos’è nello specifico questo “metodo di vita” e come influisce sull’apprendimento rispetto al metodo tradizionale.

Il metodo Montessori è un diffusissimo sistema educativo creato da Maria Montessori sulla base di ricerche e sperimentazioni a cui ha lavorato per gran parte della sua vita. Essendo Maria Montessori un medico e non solo un teorico scientifico il suo metodo non ha la finalità unica di provare una teoria, ma scende nel concreto e s’impone di aiutare e individuare le cure più efficaci per la salute della persona. La prima distinzione importante che bisogna fare riguardo al metodo di insegnamento montessoriano riguarda la sua applicazione, che non è solo scolastica ma un vero e proprio percorso di vita.

La scuola Montessori come amore per l’apprendimento e individualità

Abbiamo visto che l’approccio montessoriano non è quindi finalizzato all’istruzione in senso tradizionale, uno dei suoi cardini fondamentali è l’individualità del bambino che spesso non riesce a trovare il giusto peso nell’apprendimento standardizzato. La sua finalità è quella di riuscire a trovare il potenziale specifico e aiutare ogni bambino a sfruttarlo al massimo tramite mezzi diversi a seconda del singolo individuo. Tutte le attività montessoriane che si vorranno sfruttare saranno quindi incentrate non solo all’assorbimento di nozioni ma all’amore per lo studio in sé e allo sviluppo di una curiosità verso qualsiasi aspetto della vita. In questo percorso di apprendimento il genitore ha un ruolo molto diverso rispetto al metodo di educazione tradizionale ma altrettanto fondamentale. Il genitore funge sì da guida, ma è una presenza molto meno invasiva che permette al bambino di far emergere una sua modalità di apprendimento senza forzature e lascia lo spazio per formare un carattere indipendente e autonomo. Tutto ciò permetterà al bambino di trovare un modo per auto correggersi e imparare tramite i suoi errori, privi di influenze esterne.

La libertà di apprendere autonomamente

La libertà è fondamentale nel metodo montessoriano e la scuola deve favorire un ambiente su misura che permetta lo sviluppo di un percorso individuale. Sia l’ambiente fisico che gli educatori devono quindi rivedere le proprie caratteristiche per aiutare l’autonomia del bambino. Se nell’ambiente fisico si tratta di cambiamenti semplici come arredamenti e attrezzature a portata del bambino, il cambiamento degli insegnanti è molto più complesso. Gli educatori che adottano un’idea di insegnamento montessoriano devono riuscire a bilanciare controllo e autonomia. In questo percorso l’insegnante, come il genitore, diventa un osservatore attento ma distaccato, i cui insegnamenti saranno  sempre concisi e focalizzati a sviluppare l’autonomia del bambino. Se ad esempio un alunno è in difficoltà, non dovranno aiutarlo materialmente né sgridarlo per i suoi insuccessi, bensì dovranno indirizzarlo verso varie soluzioni e lasciare che ognuno scelga quella che ritiene più adatta. Per riassumere con le parole di Maria Montessori ““È necessario che l’insegnante guidi il bambino, senza lasciargli sentire troppo la sua presenza, così che possa sempre essere pronto a fornire l’aiuto desiderato, ma senza mai essere l’ostacolo tra il bambino e la sua esperienza”.

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